di GIO SBRILLI
EDIZIONI CREATIVA
Due racconti intimamente legati e accomunati da un filo conduttore: la guerra.
Val d’Orcia 1944. E’ lì che, con Sabato Santo, ci
riportano i pensieri di un uomo ormai alla fine della sua vita che, tra
rimorso e offuscamento della memoria, ricorda l’uccisione di tre
militi, un vicebrigadiere e un appuntato dei carabinieri della
Repubblica Sociale.
Gli occhi di Cassandra
è la memoria di un’esperienza collettiva di guerra alla prima guerra
del Golfo, dall’estate del 1990 alla primavera del 1991. Un’esperienza
di grande ricchezza umana e politica per chi l’ha vissuta in quella che
può essere una città qualunque di Italia o d’Europa. Il racconto si
snoda tra flashback che riportano alla luce un percorso di formazione
comune a tanti, così da diventare la storia su una generazione. Il
diario di guerra alla guerra è pervaso però dalle visioni di un’altra
guerra, quella sullo stretto dei Dardanelli nel XII sec a.C., attraverso
lo sguardo sapiente della profetessa troiana privata del potere
persuasivo della sua parola.
Un
tema, quello della guerra, che, nonostante i secoli e gli anni,
continua ad essere tristemente attuale. Un monito anche, a non stancarsi
a levare la voce, pur consapevoli di rimanere inascoltati.
Gio Sbrilli, nata sul Monte Amiata, vive e lavora con passione come insegnante ad Arezzo. Ha tre figli, cura la scrittura e da qualche anno anche due iugeri di terra con 90 ulivi. Andare in bicicletta la rende felice.
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