di DANIELE POLLERO
ALBATROS
Ragione e
sentimento, razionalità e istinto, sogno e cruda realtà, Alìa e Greta
sono gli attori che sembrano contendersi il ruolo principale nella vita
di D., protagonista di questi 84 giorni. Una lettera puntata ad indicare
il suo nome può bastare al lettore, chiamato a perdersi nelle atmosfere
oniriche evocate in questo romanzo, senza chiedersi chi, dove e perché,
solo abbandonandosi alla narrazione che fluente alterna momenti di
lucida argomentazione a sprazzi di pura ilarità, per poi ripiegarsi
nella cupa disperazione. Al centro della vicenda, più spettatore che
reale attore, c'è D., trascinato dalla fragile ingenuità di Alìa, che
sfugge e vuole essere catturata, e dalla crudeltà di Greta, che invece
appare dal nulla per calare la sua spietata scure sul protagonista. Alìa
e Greta, il sogno e l'incubo, così diverse in apparenza, contrapposte e
compresenti, segneranno inesorabilmente il destino di D.
Daniele
Pollero è nato a Savona il 17 gennaio del 1989. Dopo la maturità
scientifica, si è laureato con lode in Filosofia a Genova sotto la guida
di Paolo Aldo Rossi e Davide Arecco. Attualmente è iscritto alla laurea
magistrale in Metodologie Filosofiche.
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