"MICO E' TORNATO COI BAFFI"
di MASSIMILIANO SCURIATTI
EDIZIONI BIETTI
Sicilia, 1915. All'alba della Grande Guerra, Mico sta per raggiungere la
stazione dei treni. Deve lasciare il piccolo villaggio di mare in cui è
nato e cresciuto, per intraprendere il lungo viaggio che lo condurrà al
fronte. Con lui, lungo la strada, il compagno di sempre, un giovane
storpio, salvato dalla sua infermità dall'inferno che al nord attende i
suoi dannati. Da tale doloroso distacco prende il via la storia di
un'amicizia spezzata, una lunga e amara discesa nel baratro della vita.
Scuriatti scrive un libro struggente, reso autentico dalle parole
“intraducibili” della sua Terra, pennella quadri da cui escono soggetti
vivi che sanno commuovere e che a tratti ricordano personaggi come Cinto
ne La luna e i falò di Cesare Pavese: «...su una ruota stesa per
terra era seduto un ragazzo, in camicino e calzoni strappati, una sola
bretella, e teneva una gamba divaricata, scostata in modo innaturale.
Era un gioco quello? Mi guardò sotto il sole, aveva in mano una pelle di
coniglio secca, e chiudeva le palpebre magre per guadagnar tempo».
Massimiliano Scuriatti (1970) autore e sceneggiatore siciliano, vive in Lombardia e scrive ovunque. Torna spesso nella sua isola, per rivedere il mare, allentare il passo e soffermarsi a pensare. Mico è tornato coi baffi è il suo primo romanzo.
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