INTERVISTA ALLA SCRITTRICE ADRIANA ASSINI
(intervista a cura di Matteo Pugliares)
Oggi siamo in compagnia di Adriana Assini, autrice di “Il mercante
di zucchero” pubblicato dalla casa editrice Scrittura & Scritture.
Ciao Adriana, benvenuta nel nostro blog. Ti va di presentarti ai nostri
lettori?
Volentieri!
Romana, sono
un’appassionata di storie medievali, ma quando scrivo i miei romanzi sconfino
spesso anche in altri periodi storici. Dipingo acquarelli, storie antiche con
vezzo moderno. Ho pubblicato un bel numero romanzi e a tutti devo qualcosa.
Incredibili le strade che può percorrere un buon libro! Proprio grazie ai miei
personaggi e alle mie storie ho avuto spesso il privilegio di accedere a tanti
e ambiti luoghi della cultura, anche stranieri, e l’opportunità di portare i
miei libri in giro un po’ ovunque, dall’Aja fino a Siviglia…
Abbiamo tra le mani il tuo libro “Il mercante di zucchero”. Ce ne
parli?
Gianluca Squarcialupo, il protagonista
del romanzo, era un esponente della media borghesia mercantile palermitana del
primo Cinquecento, quando la Sicilia stava ancora sotto il dominio della Spagna
di Ferdinando il Cattolico.
Verace e impulsivo, scavezzacollo leale e generoso, Gianluca commerciava in
zucchero e tonni, ma s’immischiava pericolosamente anche nelle “cose” della
politica. Deciso a ribellarsi agli abusi e alle vessazioni del malgoverno
spagnolo organizzò una rivolta che, sebbene poco nota al grande pubblico, porta
tuttora il suo nome.
Ne “Il mercante di zucchero” non ne ho fatto un eroe, almeno non nel senso
classico del termine. Non ho esitato, infatti, a denunciarne le sue zone d’ombra:
eccessi caratteriali, contraddizioni e incostanza che contaminavano anche la sua
vita privata, segnata dai debiti e dall’infelicità per un amore impossibile.
Gli ho tuttavia reso merito per aver avuto il coraggio, lui ch’era un semplice
mercante, d’essersi improvvisato guerriero mettendosi a capo di una manciata di
disperati pronti a dare scacco matto all’esercito del viceré, per restituire
Palermo ai siciliani.
Un grande sogno il suo. Ambizioso quanto irrealizzabile. Dopo l’iniziale fortuna,
infatti, andò in mille pezzi e finì in tragedia.
Vittima di un agguato nella chiesa dell’Annunziata, ordito da quelli che
oggi chiameremmo i “poteri forti”, Gianluca Squarcialupo venne ammazzato come
un cane, assieme ai suoi fedelissimi. Un episodio spaventoso, che dopo essere
stato cancellato in tutta fretta dalla memoria dei suoi contemporanei, cadde nel
completo oblio.
Il mio romanzo è dunque un piccolo omaggio a questo giovane che, tra coraggio e
incoscienza, volle farsi novello Davide contro Golia, e che oggi, a distanza di
secoli, è solo un nome inciso sulle fredde targhe stradali che gli sono state
dedicate in varie città italiane.
Come e quando è nata la tua passione per la scrittura?
Un’autentica passione la mia, nata
prestissimo. Già a undici anni scrissi il mio primo romanzo, un vero
polpettone, ma che evidentemente era premonitore della strada che avrei poi
intrapreso. Sono affascinata dalla scrittura nel suo complesso e dalle singole parole:
un mix di significati e di suoni capaci di raccontare immagini e trasmettere
emozioni. E poi la passione per la Storia. Grazie a una serie di circostanze familiari,
ho vissuto per anni in mezzo agli scavi di Ostia Antica, a stretto contatto con
un passato che non muore, tra la sottile malia delle strade in pietra
vulcanica, vecchie botteghe, il teatro romano, i resti decadenti e sublimi dei
templi dove, al tramonto, quando i turisti lasciano le rovine, si possono
ancora sentire le voci degli antichi dei.
Progetti di “scrittura” per il futuro? C’è un altro libro in
dirittura d’arrivo?
Scrivo molto. Come ripeto spesso, il mio
è un “cantiere” sempre aperto.
Sì, un altro mio romanzo aspetta d’essere
pubblicato. Stavolta, siamo in pieno Medioevo. La trama è tratta, ma il titolo
è ancora provvisorio.
Sempre a proposito di scrittura, quali generi preferisci? E quali
autori?
Mi piacciono i romanzi storici, ma devono
essere di agile lettura, che sappiano offrire la giusta sintesi degli eventi
narrati senza perdersi in descrizioni e spiegazioni pedanti.
Amo anche i gialli alla Simenon.
Gli autori? Una per tutti,
Marguerite Yourcenar, un’immortale.
Altra grande passione, oltre alla scrittura, la pittura. Abbiamo
visto sul tuo sito che i tuoi dipinti vengono anche scelti per copertine di
libri, CD, riviste…
Anche i miei acquarelli sono fonte di continue
soddisfazioni. Che vengano scelti per illustrare la copertina di un saggio o di
una rivista letteraria, per me è sempre un momento di grande gratificazione. È
un vero piacere anche pensare ai miei quadri sparsi qua e là nelle case di Roma
o di Stoccolma, di Budapest o di Bruxelles, di Bilbao o di Madrid, Delft,
Siviglia...
Per gli autori non è sempre facile trovare degli editori che fanno
bene il loro lavoro. Ci parli del tuo rapporto con la casa editrice Scrittura
& Scritture?
Ho conosciuto le sorelle Chantal ed
Eliana Corrado di Scrittura & Scritture nel 2007, per puro caso, girando su
internet. All’epoca avevo già pubblicato con diverse case editrici, con le
quali ho mantenuto buoni rapporti, tuttavia - spirito irrequieto - ero alla
ricerca di una che fosse in maggiore sintonia con il mio modo di essere e di
lavorare. L’ho trovata in Scrittura & Scritture e da allora, insieme,
abbiamo dato alla luce tre romanzi, oltre ad alcuni racconti. La mia soddisfazione
per questa piccola ma ottima casa editrice partenopea nasce da elementi
imprescindibili nella relazione dell’Editore con l’Autore: capacità di ascolto,
accurato lavoro di editing, obiettivi di crescita, voglia di rinnovamento,
serietà e trasparenza nelle rendicontazioni annuali. Tutto questo, nonostante
le crescenti difficoltà di chi deve muoversi tra i colossi del settore (che
fanno la parte del leone in molti contesti chiave) e tenendo testa a una crisi
economica che non accenna a retrocedere.
Al di là della scrittura e della pittura, hai altri progetti per il
futuro?
Scrittura e pittura, tra l’altro, sono uno
splendido veicolo per viaggiare, altra mia grande passione. E il viaggio offre
sempre occasioni di nuovi incontri, idee, percorsi, stimoli per reinventarsi…
Infine, un tuo augurio al nostro blog
I Libri di Morfeo…
Il vostro è un “luogo” elegante,
dinamico, un biglietto da visita impeccabile con una selezionata offerta di
letture, autori e notizie facilmente fruibili. Insomma, per chi ama leggere, una
tentazione a cui è difficile resistere. La qualità dei contenuti unita
all’estrema leggibilità di ogni sezione sono una formula vincente, per questo
il mio migliore augurio per I libri di Morfeo è quello che possa diventare
sempre di più un polo di attrazione e di riferimento culturale nel grande
minestrone che è internet.
Mille grazie per l’ospitalità!
Visita il sito di Adriana Assini cliccando QUI
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