"OSSIGENO E PENSIERI"
DI SEBASTIANO IMPALA'
DAVID AND MATTHAUS EDIZIONI
Sebastiano Impalà è un poeta che non si risparmia e in Ossigeno e
Pensieri ci dona la sua particolare visione della vita, accogliendo la
dinamica dei sentimenti quale Ossigeno per i propri Pensieri,
sublimandola con la sua straordinaria facoltà verbale facendo sì che
l'esperienza personale divenga universale.
(Opera segnalata al III Premio Letterario "I LIBRI DI MORFEO"
Per acquistare il libro clicca QUI
I libri di Morfeo
Il blog di chi ama leggere
sabato 21 gennaio 2017
giovedì 8 settembre 2016
Risultati finali 3° Premio "I Libri di Morfeo" e 1° Premio "Pantalica" (2016/3)
RISULTATI FINALI 3° PREMIO "I LIBRI DI MORFEO"
E 1° PREMIO "PANTALICA"
III PREMIO LETTERARIO “I LIBRI DI MORFEO”
E 1° PREMIO "PANTALICA"
Di seguito i risultati finali del 3° Premio
Letterario “I libri di Morfeo” e del 1° Premio Letterario “Pantalica”.
Tutti i premiati saranno contattati a breve per i dettagli.
Tutti i premiati saranno contattati a breve per i dettagli.
III PREMIO LETTERARIO “I LIBRI DI MORFEO”
CLASSIFICA
FINALE
SEZIONE NARRATIVA
- I Classificato: “Senza tregua” di Roberta
Melli (Leone Editore).
- II Classificato: “Lei stava lì” di Francesca Sassano (Florence Art Edizioni).
- III Classificato: “Calcio e acciaio” di Gordiano Lupi (Acar Edizioni).
- IV Classificato: “Giacomo il giusto” di Andrea Grandoni (NEP Edizioni).
Segnalati
- “Il soffio della speranza” di Cinzia Baldini (Linee Infinite Edizioni)
- “Di luce di sangue di ombre” di Maria Antonia Mandalà (Giovane Holden Edizioni)
- “Un lungo cammino per ritornare a casa” di Giacomo Meingati (Edizioni Creativa)
- “H & J” di Paolo Montaldo (Edizioni La Zattera)
- II Classificato: “Lei stava lì” di Francesca Sassano (Florence Art Edizioni).
- III Classificato: “Calcio e acciaio” di Gordiano Lupi (Acar Edizioni).
- IV Classificato: “Giacomo il giusto” di Andrea Grandoni (NEP Edizioni).
Segnalati
- “Il soffio della speranza” di Cinzia Baldini (Linee Infinite Edizioni)
- “Di luce di sangue di ombre” di Maria Antonia Mandalà (Giovane Holden Edizioni)
- “Un lungo cammino per ritornare a casa” di Giacomo Meingati (Edizioni Creativa)
- “H & J” di Paolo Montaldo (Edizioni La Zattera)
SEZIONE POESIA
- I Classificato: “Inverno” di Valentino Fossati (CartaCanta Editore).
- II Classificato: “La passeggiata di una farfalla ferita” di Beda (Eretica Edizioni).
- III Classificato: “Luce e fiamma” di Cinzia Luigia Cavallaro (Leone Editore).
Segnalati
- “Questa è la vita” di Gianni Busato (Piazza Editore)
- “Guardami” di Elena Cordovado Mondini (NEP Edizioni)
- “Nel fluire dei giorni” di Rosa Maria Di Salvatore (Edizioni Akkuaria)
- “Ossigeno e Pensieri” di Sebastiano Impalà (David and Matthaus Edizioni)
- I Classificato: “Inverno” di Valentino Fossati (CartaCanta Editore).
- II Classificato: “La passeggiata di una farfalla ferita” di Beda (Eretica Edizioni).
- III Classificato: “Luce e fiamma” di Cinzia Luigia Cavallaro (Leone Editore).
Segnalati
- “Questa è la vita” di Gianni Busato (Piazza Editore)
- “Guardami” di Elena Cordovado Mondini (NEP Edizioni)
- “Nel fluire dei giorni” di Rosa Maria Di Salvatore (Edizioni Akkuaria)
- “Ossigeno e Pensieri” di Sebastiano Impalà (David and Matthaus Edizioni)
I PREMIO LETTERARIO
“PANTALICA”
CLASSIFICA
FINALE
SEZIONE NARRATIVA
- I Classificato: “Porta sulla guerra” di
Valentina Canullo
- II Classificato: “Batuk” di Alberto Arecchi
- III Classificato: “Carillon” di Cristina Giuntini
Segnalati
- “Regina di sangue” di Boscu Nadia
- “I quadratini di vita” di Letizia Serena Sardo
- II Classificato: “Batuk” di Alberto Arecchi
- III Classificato: “Carillon” di Cristina Giuntini
Segnalati
- “Regina di sangue” di Boscu Nadia
- “I quadratini di vita” di Letizia Serena Sardo
SEZIONE POESIA
- I Classificato: “Riposo durante la fuga in Egitto” di Valentina Certo
- II Classificato: “Pentelite” di Giovanni Asmundo
- III Classificato: “Quelli che non sapevano” di Stefano Conti
Segnalati
- “Alice va in Iraq” di Davide Rocco Colacrai
- “Primavera ad Aleppo” di Dario Pepe
- “Contrasti” di Alessandra Sforza
SEZIONE FOTOGRAFIA
- Premio unico: “Io esisto” di Giulia Magnani
- I Classificato: “Riposo durante la fuga in Egitto” di Valentina Certo
- II Classificato: “Pentelite” di Giovanni Asmundo
- III Classificato: “Quelli che non sapevano” di Stefano Conti
Segnalati
- “Alice va in Iraq” di Davide Rocco Colacrai
- “Primavera ad Aleppo” di Dario Pepe
- “Contrasti” di Alessandra Sforza
SEZIONE FOTOGRAFIA
- Premio unico: “Io esisto” di Giulia Magnani
Si ringraziano, per la valutazione delle opere
in concorso Marco Ciaffaglione, Tiberio
Crocetti, Carmela Giardina, Lucia Guglielmini, Matteo Pugliares, Sebastiano
Tuccitto.
giovedì 30 giugno 2016
"Il mistero della ragazza senza nome" di Fabio Ulano (Libri segnalati 2016/1)
"IL MISTERO DELLA RAGAZZA SENZA NOME"
DI FABIO ULANO
CAOSFERA EDIZIONI
DI FABIO ULANO
CAOSFERA EDIZIONI
Nuovo romanzo di Fabio Ulano “Il mistero della ragazza senza nome”,
la storia del ritrovamento del cadavere di una giovane donna che scuote le vite
di diversi personaggi nella maestosa cornice di una località montana. Un
intreccio che sconvolge sia il lento equilibrio del paesino nel quale il corpo
viene trovato sia la frenetica attività della vicina città.
Dai
viottoli silenziosi del borgo ai clacson impazziti della città, cosa hanno a
che fare il capitano Trillo inviato a seguire le indagini e l’anziano
maresciallo Andino, comandante della stazione dei carabinieri? I tre giovani
Alberto, Marco e Stefania, succubi della fascinazione della ricchezza, e
l’ingegnere capo Vizzoli, creatore di un impero economico? Il crinale di una
montagna diventa il luogo di incontro reale e metaforico di universi opposti,
ci parla di mondi differenti, di passato, presente e futuro.
Fabio Ulano è nato a Milano nel
1968 ma si considera a tutti gli effetti un emiliano. Sant’Agata Bolognese lo
ha accolto all’età di 25, subito dopo la laurea in Economia Aziendale, e da
allora non l’ha più lasciato andare. Si occupa di comunicazione e marketing in
ambito sanitario. Il mistero della ragazza senza nome è la sua seconda
pubblicazione.
Sinossi: Nella cornice maestosa di una località montana da
poco divenuta meta di un turismo stagionale ricco e chiassoso viene rinvenuto
il cadavere di una donna: giovane, bella, e senza nome. Il caso sconvolge
l'equilibrio di un paese dai ritmi lenti ed autentici, dove lo scorrere del
tempo segue il respiro della natura, costringendo i suoi abitanti e la piccola
caserma locale dei carabinieri a un confronto forzato con le regole rapide e
indecifrabili del vicino mondo "civile, moderno e progredito".
Due storie si evolvono in parallelo tra la montagna e la
città. Insieme ai protagonisti, ci muoviamo tra i viottoli silenziosi di un
borgo che profuma di resina e legna arsa e i clacson impazziti di una città
piagata dall’afa. Scorgiamo lo specchio di un lago montano che si apre
improvvisamente davanti ai nostri occhi. Partecipiamo a un party esclusivo che
si inoltra fino a notte fonda.
Il capitano Trillo, inviato dalla città a seguire le
indagini accanto all'anziano maresciallo Andino, ha un passato misterioso ed
oscuro; i tre giovani cittadini Alberto, Marco e Stefania vivono senza regole e
sono succubi della fascinazione del potere e della ricchezza; l’ingegner capo
Vizzoli ha costruito un impero economico partendo dal nulla: come loro, ogni
personaggio del libro sembra convinto delle scelte di vita che ha fatto, ma è
nel difficile equilibrio tra consapevolezza e inconsapevolezza che si giocherà
l'intera partita e si arriverà alla soluzione finale del caso.
Il crinale di una montagna diventa il luogo di incontro
reale e metaforico di due universi opposti. Le esistenze parallele dei
personaggi di paese e di città si dispiegano a distanza di poche decine di
chilometri, ma non potrebbero essere più diverse. Ci
parlano di due mondi che conosciamo o dovremmo conoscere molto bene, che
appartengono all'uomo nel suo essere passato, presente e futuro, suggerendoci,
tra le alte cose, di riflettere sulla bellezza della vita.
domenica 29 maggio 2016
"La mia e la tua guarigione" di Massimo Boscarino (Libri recensiti 2016/4)
"LA MIA E LA TUA GUARIGIONE"
DI MASSIMO BOSCARINO
DISSENSI EDIZIONI
(recensione a cura di Matteo Pugliares)
DI MASSIMO BOSCARINO
DISSENSI EDIZIONI
(recensione a cura di Matteo Pugliares)
Ci sono libri che fanno nascere riflessioni, dubbi, domande.
“La mia e la tua guarigione” di Massimo Boscarino edito da Dissensi Edizioni è
un libro che appartiene a questa categoria.
L’autore racconta con uno stile semplice e leggero, fluente e piacevole, il suo percorso spirituale e mistico che lo ha portato a combattere e vincere la leucemia.
Un percorso di consapevolezza, di conoscenza, che lo ha portato ad un sano distacco nei confronti della malattia; un cammino ricco di episodi, incontri che attraversando l’incontro stesso con la malattia e col dolore, lo porta attraverso luoghi fisici e interiori a comprendere sempre più l’universo e le sue dinamiche.
Non s’illuda il lettore di trovare una sorta di formula magica per guarire dalla malattia poiché Boscarino ha assunto regolarmente i farmaci. Si tratta qui di una guarigione soprattutto interiore, come via privilegiata anche per la guarigione fisica.
La guarigione dello spirito è il frutto di questo percorso, di questo incontro con luoghi, anime ed eventi che ti cambiano la vita.
Lo stesso autore dichiara in un’intervista, il messaggio del libro come un fermarsi, un rallentare non solo in un processo che ha a che fare con la malattia ma anticipandolo per rendersi conto del vero senso dell’esistenza.
Un libro da leggere, per riflettere e meditare sul senso della vita, al di là dell’efficacia sul lettore delle convinzioni di Boscarino.
L’autore racconta con uno stile semplice e leggero, fluente e piacevole, il suo percorso spirituale e mistico che lo ha portato a combattere e vincere la leucemia.
Un percorso di consapevolezza, di conoscenza, che lo ha portato ad un sano distacco nei confronti della malattia; un cammino ricco di episodi, incontri che attraversando l’incontro stesso con la malattia e col dolore, lo porta attraverso luoghi fisici e interiori a comprendere sempre più l’universo e le sue dinamiche.
Non s’illuda il lettore di trovare una sorta di formula magica per guarire dalla malattia poiché Boscarino ha assunto regolarmente i farmaci. Si tratta qui di una guarigione soprattutto interiore, come via privilegiata anche per la guarigione fisica.
La guarigione dello spirito è il frutto di questo percorso, di questo incontro con luoghi, anime ed eventi che ti cambiano la vita.
Lo stesso autore dichiara in un’intervista, il messaggio del libro come un fermarsi, un rallentare non solo in un processo che ha a che fare con la malattia ma anticipandolo per rendersi conto del vero senso dell’esistenza.
Un libro da leggere, per riflettere e meditare sul senso della vita, al di là dell’efficacia sul lettore delle convinzioni di Boscarino.
martedì 10 maggio 2016
"Mi vuoi sposare?" di Elisabetta Belotti (Libri recensiti 2016/3)
"MI VUOI SPOSARE?"
DI ELISABETTA BELOTTI
EDIZIONI CENTOAUTORI
(recensione a cura di Lucia Guglielmini)
DI ELISABETTA BELOTTI
EDIZIONI CENTOAUTORI
(recensione a cura di Lucia Guglielmini)
Quella di Lisa, protagonista
assolutamente contemporanea di questa vicenda è una storia che si legge tutto
d’un fiato, sia per l’argomento tutto al femminile, sia per lo stile mai troppo
banale in cui visto il tema, sarebbe facile scadere. E invece ne viene fuori una
lettura piacevolissima che racconta le disavventure di una giovane wedding
planner, che tenta il tutto per tutto dopo la scoperta del tradimento del suo
compagno e i conseguenti tentativi di rimettere insieme i cocci della sua vita.
E accade che accanto a questo suo percorso di "ricerca” del marito
perfetto le si accostino personaggi che condiscono ulteriormente la vicenda di
humor e situazioni esilaranti a tratti al limite del grottesco. Una vicenda da
cui già dalle prime righe si intuisce il lieto fine, ma anche, complice la
buona scrittura, la sensazione ottimistica che non è mai
troppo tardi per la famosa seconda occasione, sebbene sia essa stessa ben
nascosta dietro l’angolo o ancora meglio al piano di sotto del tuo stesso
palazzo.
giovedì 7 aprile 2016
"Tutti santi me compreso" di Luciano De Crescenzo (Libri recensiti 2016/2)
"TUTTI SANTI ME COMPRESO"
DI LUCIANO DE CRESCENZO
MONDADORI
(recensione a cura di Sofia Giompapa)
Come ha già fatto con i filosofi classici e i miti greci, in questo libro il simpatico ingegnere-filosofo partenopeo ci fa conoscere la storia e il pensiero di alcuni santi. L’opera non ha carattere agiografico né aspira ad essere esaustiva: come lo scrittore chiarisce nella prefazione, i santi riportati sono quelli che sono stati più significativi nella sua vita e aggiunge, con scoppiettante ironia, “non vorrei un giorno incontrare in cielo proprio uno di quelli di cui mi sono dimenticato”. Il libro si legge tutto d’un fiato e il lettore si rende conto che senza neanche accorgersene ha appreso le vicissitudini di molti tra i santi più amati della tradizione popolare. L’ordinata suddivisione dei santi presentati in categorie conferisce un certo rigore alla trattazione, facendo apparire il libro come appartenente ad un genere caro a De Crescenzo: il saggio ironico, con il quale l’autore ha il merito di aver fatto conoscere filosofi e miti della letteratura classica ad una ricca platea di studenti. Il racconto della vita dei santi è inoltre corredato da divertenti riferimenti alla vita personale dello scrittore, che rendono la lettura ancora più piacevole.
Per acquistare il libro clicca QUI
DI LUCIANO DE CRESCENZO
MONDADORI
(recensione a cura di Sofia Giompapa)
Come ha già fatto con i filosofi classici e i miti greci, in questo libro il simpatico ingegnere-filosofo partenopeo ci fa conoscere la storia e il pensiero di alcuni santi. L’opera non ha carattere agiografico né aspira ad essere esaustiva: come lo scrittore chiarisce nella prefazione, i santi riportati sono quelli che sono stati più significativi nella sua vita e aggiunge, con scoppiettante ironia, “non vorrei un giorno incontrare in cielo proprio uno di quelli di cui mi sono dimenticato”. Il libro si legge tutto d’un fiato e il lettore si rende conto che senza neanche accorgersene ha appreso le vicissitudini di molti tra i santi più amati della tradizione popolare. L’ordinata suddivisione dei santi presentati in categorie conferisce un certo rigore alla trattazione, facendo apparire il libro come appartenente ad un genere caro a De Crescenzo: il saggio ironico, con il quale l’autore ha il merito di aver fatto conoscere filosofi e miti della letteratura classica ad una ricca platea di studenti. Il racconto della vita dei santi è inoltre corredato da divertenti riferimenti alla vita personale dello scrittore, che rendono la lettura ancora più piacevole.
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