Oggi siamo in compagnia di Gorilla Sapiens Edizioni.
Quando è nata la vostra casa editrice e con quali
obiettivi?
Sulla carta ha quasi due anni, ormai è un ometto. Le
pubblicazioni sono cominciate un anno fa. Volevamo dare vita a un ambiente
creativo e informale, tanto per i lettori quanto per gli autori.
Come è composta la vostra redazione? Accettate
curricula?
Siamo in tre, in onore del
nostro boss immaginario (il Gorilla Sapiens), ci siamo ribattezzate: Gorilla 1,
2 e 3. Al momento non accettiamo curricula, perché non possiamo permetterci dei
collaboratori.
Qual è stato il vostro primo libro pubblicato?
“Urban Noise”, un’antologia
di racconti di diciassette autori che hanno trattato da vari punti di vista il
tema dei “rumori della città”.
Se doveste descrivere in poche parole il vostro lavoro
editoriale, quali parole usereste?
Nostro. Lavoro. Editoriale. Fatica. Felicità.
Dalla fondazione della vostra casa editrice, quali
obiettivi ritenete di avere raggiunto e a quali puntate?
Abbiamo trovato autori interessanti. Cerchiamo ancora
autori interessanti.
Un libro che vi è rimasto nel cuore e che continuerete
a riproporre al vostro pubblico.
Tutti, per il maggior tempo possibile. Siamo
insistenti.
Come vi ponete nei confronti delle nuove tecnologie?
Grazie della domanda, che ci
permette di ribadire che non è colpa nostra se quando entriamo in contatto con
un qualsiasi aggeggio tecnologico, esso comincia a manifestare strani sintomi
di isterismo e finanche tentativi di auto-soppressione. Gorilla2, per esempio,
è in grado di far saltare la connessione internet in un raggio di circa 5 metri
da sé. Purtroppo involontariamente. A parte questo, osserviamo con attenzione
l’evolversi del mercato editoriale, e siamo consapevoli che, nonostante le
nostre intrinseche difficoltà con la tecnologia, prima o poi ci toccherà fare i
conti con gli ebook.
Cosa pensate delle mostre-mercato e delle fiere del
libro?
Sono occasioni belle e nutritive. Il contatto con il
pubblico ci arricchisce sempre, chiaramente non in termini economici! Però
siamo sempre molto felici di poter mostrare il nostro lavoro, parlare dei
nostri libri e dei nostri progetti futuri.
Come vi ponete nei confronti dell’editoria a pagamento
e del print-on-demand?
Sono realtà molto diverse dalla nostra, e ci risulta
difficile accettare che portino lo stesso nome. Nel già complesso e
sovraffollato mercato editoriale, sembra di competere anche con chi sta
“barando”. D’altra parte noi, come tutti i piccoli editori, possiamo contare
sul fatto di avere un’identità e un progetto. Sono queste le cose che hanno
valore e permettono, nel tempo, di crearsi un pubblico.
Ritenete che il passaparola informativo, tramite blog
o siti d’opinione, possa influenzare il mercato librario?
E la critica tradizionale?
Certamente è un bene che si parli di un libro. Il
problema sta forse nel come se ne parla. E non ci riferiamo alle critiche, che hanno
certamente una loro ragion d’essere. Piuttosto alla qualità delle recensioni, che
a volte è molto bassa. Un articolo approfondito dà più chance al libro, perché
risulta più interessante per i lettori del blog o del sito, i quali potrebbero
quindi essere più invogliati all’acquisto.
Pubblico: quali caratteristiche deve avere il vostro
lettore ideale?
Come casa editrice adottiamo uno stile di
comunicazione improntato su una seria ironia. Anche se non tutti i nostri
libri, chiaramente, sono di natura ironica, è probabile che come entità
editoriale possiamo essere apprezzati e capiti meglio da un lettore dotato di
senso dell’umorismo.
Un aspirante scrittore può proporvi i propri
manoscritti? Come deve fare?
Abbiamo sospeso la valutazione dei manoscritti per un
breve periodo, per concentrarci sui progetti in cantiere. Tra qualche mese sarà
di nuovo possibile inviare i testi all’indirizzo manoscritti@gorillasapiensedizioni.com. Per sapere quando, basta tenere d’occhio il nostro sito o la nostra
pagina FB.
Avete un sassolino nella scarpa o un piccolo aneddoto
da raccontarci circa la vostra casa editrice?
Finora abbiamo pubblicato esclusivamente, e
orgogliosamente, raccolte di racconti. Più di una volta è capitato che in
alcuni articoli si parlasse invece di “romanzo”, ma questo non implica affatto
che il recensore non abbia letto il libro. Magari non l’ha capito.
Qual è il vostro ultimo libro in uscita? Lo
consigliereste perché…
A settembre uscirà una raccolta di racconti umoristici
molto diseducativa. Lo consigliamo perché offre uno sguardo insano sulla
letteratura con la a maiuscola. Titolo: “Moby Dick e altri racconti brevi” di
Alessandro Sesto.
Se doveste evidenziare una necessità assoluta del
mercato editoriale italiano?
I lettori.
Infine, un vostro augurio al nostro blog I Libri di
Morfeo…
Di scoprire libri belli e
condividerli con un pubblico sempre più ampio.Visita il sito di Gorilla Sapiens Edizioni cliccando QUI
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