martedì 31 dicembre 2013

Inaugurazione locali de I libri di Morfeo: le foto (Notizie 2013/6)

INAUGURAZIONE LOCALI DE
I LIBRI DI MORFEO:
LE FOTO
Una serata speciale...
Cari amici, adesso abbiamo anche una sede. E dovevamo certamente far partecipare anche tutti coloro che ci seguono da lontano (geograficamente s'intende).
Ecco a voi le foto dell'inaugurazione della nostra sede: tante belle facce (si fa per dire) che scommettono sui libri e sulla cultura.
Buona "visione" e auguri per un 2014 ricco di gioia e libri!































domenica 29 dicembre 2013

"Odore di bimbo. La storia di Chiara" di Giovanna Albi (Libri recensiti 2013/29)

"ODORE DI BIMBO. LA STORIA DI CHIARA"
di GIOVANNA ALBI
ROBIN EDIZIONI
(recensione a cura di Rosaria Andrisani)


Sin dalle prime pagine del libro Odore di bimbo si intuiscono la complessità e la profondità di un vissuto, quello di Chiara, la protagonista del romanzo di Giovanna Albi.
“Ogni uomo è un mistero. Sembra banale e l’hanno già detto in molti, ma Chiara ha un segreto che nemmeno Chiara sa: una parte della sua persona le è completamente ignota”
Non si tratta di una storia che parla di bambini, come potrebbe indurre a capire il titolo, ma di un diario introspettivo; l’autrice stessa definisce il suo libro un “romanzo di formazione” che “educa ad aspettare, a guardarsi dentro”. Odore di bimbo è un racconto scritto in terza persona che manifesta le sensazioni nascoste di Chiara, un avvocato che affronta il suo lavoro con grinta, ma che ha conosciuto la depressione, che cerca le emozioni e le allontana, che affronta con coraggio i conflitti interiori del suo percorso esistenziale. Chiara dà voce alla sua sensibilità. Il suo intimo universo è caratterizzato da tanti aspetti: il difficile rapporto con suo padre quando era bambina, l’abbandono della zia, per lei come una madre, le amicizie che l’hanno delusa e tradita, il figlio che tanto ama, la nonna, le sue amiche fidate, la continua ricerca di se stessa.
“Chiara non sa cosa sia il presente, vive in una perenne allucinazione di sé, in una condizione di geisha morente tra mille ruoli che ha dentro la mente”
Siamo, dunque, di fronte a un personaggio complicato, una donna fragile, ma al tempo stesso, decisa a trovare la soluzione ai suoi problemi, che ogni giorno combatte contro le sue insicurezze, i suoi fantasmi e vuole capire e superare le sue difficoltà.
“Lei è davvero immortale dea, figlia di dei; il suo messaggio è incancellabile, perché incarna la voglia di vivere a tamburo battente”
E in questo cammino di crescita, spesso controverso, entrano in gioco Federico, il compagno di Chiara, colui che le ricorda “l’odore di bimbo”, e che la riporta alle sue origini, alle sue certezze, l’uomo più importante della sua vita, con il quale ha condiviso gioie e dolori, ansie, momenti bui e spensierati. Poi ci sono anche altri uomini che lei frequenta, ma senza importanza e senza amore; si definiscono l’uomo Achille, l’uomo Don Abbondio, l’uomo Narciso e l’uomo Ettore. Il romanzo di Giovanna Albi, però, è molto di più; infatti, presenta riferimenti letterari, filosofici, rimandi alla storia e alla psicoanalisi, che la Albi definisce “deleteria”. Si parla di Manzoni e di Leopardi, con il quale Chiara si identifica, definendolo “tra i più coraggiosi e i più vitali dell’universo letterario”. Sono trattati, inoltre, in maniera molto intelligente,  temi attuali quali l’insegnamento, a proposito di cui l’autrice afferma che “nella scuola, come ovunque, si sono instaurati principi e potentati”.
L’opera, strutturata in tanti racconti, eredita, naturalmente, il poliedrico e ricco bagaglio culturale di Giovanna Albi, la sua formazione umanistica, gli studi approfonditi e accurati dei classici antichi, della filosofia e della psicoanalisi. Articolato, dal linguaggio metaforico e dallo stile elegante e ricercato, il romanzo, a volte, non è di immediata comprensione; ma tutto questo gli conferisce un valore che lo rende particolare e molto bello, perché induce a riflettere, a scavare dentro di noi, a porci delle domande e a trovare della risposte.
Potrei definire Odore di bimbo un insieme di preziose meditazioni messe insieme, legate da un filo conduttore che è Chiara, simbolo delle paure dell’essere umano, della forza che emerge proprio quando pensi di aver toccato il fondo; e da qui, tante considerazioni su temi attuali, rimandi storici, letterari, filosofici che ci spingono a ragionare sul nostro presente, a capire in quale società viviamo e, nel nostro piccolo, a cercare di cambiare ciò che per noi è sbagliato.  La storia di Chiara ci coinvolge emotivamente, mostrandoci bagliori di luce.
“Di questo sono certa: la vita è un’opera d’arte e dobbiamo trovare il palcoscenico giusto della nostra espressione e, se ne abbiamo uno, non dobbiamo permettere a chicchessia di buttarlo giù a colpi di parole, specie psicoanalitiche. Cosa ha deciso Chiara: farà quel viaggio da sola e certamente qualcosa, qualcuno (se stessa) troverà”.
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lunedì 23 dicembre 2013

"I terribili segreti di Maxwell Sim" di Jonathan Coe (Libri recensiti 2013/28)

"I TERRIBILI SEGRETI DI MAXWELL SIM"
di JONATHAN COE
FELTRINELLI
(recensione a cura di Lucia Guglielmini)
Quella di Maxwell Sim sembra una vicenda votata sin dall’inizio ad un epilogo particolarmente amaro. Sin dalle prime pagine infatti, la tensione che inevitabilmente coinvolge il lettore pare destinata ad un finale che si preannuncia già tra le righe della prima parte del romanzo.
Sullo sfondo una lacerazione interiore, l’irreparabile fine di un’unione è il motore da cui parte un costante flusso di pensieri, un incessante percorso di autoanalisi che scopre gradualmente nuove ferite: l’incapacità di gestire le vesti di padre nei confronti di una figlia d’improvviso adolescente, lo stentato rapporto con l’anziano padre recalcitrante ad ogni forma di dialogo e trasferitosi all’altro capo del mondo e pochissimi amici da cui il protagonista attende inutilmente un cenno, un messaggio o magari una notifica su facebook.
Accade allora che nonostante il resoconto fallimentare della propria vita, Maxwell Sim provi a reagire, perché a dispetto dalle apparenze, questa di Jonathan Coe è la storia di una rinascita, di una forza istintiva, nascosta, che spinge il protagonista a scavare dentro sé stesso e a sprofondare sempre di più per riuscire finalmente a prendere le distanze dal torpore in cui ha vissuto per troppi anni. E lo fa aggrappandosi veracemente agli spiragli di svolta che ancora una volta la vita gli offre, intraprendendo nuove amicizie, ma soprattutto con la spiazzante decisione di lasciare un lavoro stabile per un altro, improbabile, di rappresentante di ecospazzolini e attraversare l’intero Regno Unito per pubblicizzarli fino ai suoi confini, le isole Shetland. Ed è in questo viaggio da solo con sé stesso in macchina, in un paesaggio via via più impervio che il basso continuo dei suoi pensieri, mascherato da un inverosimile dialogo con la voce femminile del navigatore, continua a martellare con ritmo sempre più serrato, ed è lì che quando ad un certo punto tutto sembra perduto che Maxwell Sim si risveglia e tolto il velo, finalmente comprende e si ritrova.
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giovedì 19 dicembre 2013

Nasce l’associazione culturale I LIBRI DI MORFEO (Notizie 2013/5)

NASCE L'ASSOCIAZIONE CULTURALE
"I LIBRI DI MORFEO"

Il blog era solo l’inizio…
“I LIBRI DI MORFEO” diventa un’associazione culturale.
Nonostante la continua umiliazione delle attività culturali, anche con la scusa della crisi, tre loschi figuri (Matteo Pugliares, Marco Ciaffaglione e Sebastiano Tuccitto) si sono messi in testa che è possibile “produrre” cultura in un piccolo paese di novemila abitanti della Sicilia (Sortino, in provincia di Siracusa).
“I LIBRI DI MORFEO” si propone “come luogo di incontro e di aggregazione nel nome di interessi culturali assolvendo alla funzione sociale di maturazione e crescita umana e civile, attraverso l’ideale dell’educazione permanente alla cultura”. (Statuto art.3)
Particolare attenzione sarà rivolta alla promozione della lettura. Del resto, il blog che state imparando a “frequentare” è stato una sorta di prologo che ha riscosso un entusiasmo inatteso.
Ma le nostre attività daranno spazio anche alla musica, alla pittura, alla scultura, ai dibattiti, alla formazione, ai convegni, e chi più ne ha più ne metta.
È un progetto ambizioso, lo sappiamo, ma crediamo fermamente che, oggi più che mai, è necessario investire forze e risorse umane in ambito culturale.
Se volete darci una mano, seguite le nostre attività e diffondetele.
Intanto, domenica 29 dicembre 2013 alle ore 19,30, inaugureremo la nostra sede (Piazza Cappuccini 2 – Sortino) e presenteremo il nostro progetto culturale.
Vi aspettiamo!

Matteo Pugliares (Presidente)
Marco Ciaffaglione (Vice Presidente)
Sebastiano Tuccitto (Segretario)

martedì 17 dicembre 2013

"L'amore ai tempi della pietra" di Merete Pryds Helle (Libri recensiti 2013/27)

"L'AMORE AI TEMPI DELLA PIETRA"
di MERETE PRYDS HELLE
SCRITTURAPURA CASA EDITRICE
(recensione a cura di Marco Ciaffaglione)


Edith è una giovane archeologa danese impegnata negli scavi di un villaggio del neolitico in Giordania.
Mentre Edith scava, prova ad immaginare come sarebbe la vita nel villaggio per una donna dell’età della pietra e inventa Edith il suo doppio, altro personaggio principale della storia.
Edith (l’archeologa) punta da uno scorpione è costretta a rimanere in ospedale per diverso tempo; è li che in uno stato di semi delirio inizia a scrivere la propria tesi in capitoli che rappresentano il “corpus” dell’intero romanzo.
La studentessa però divaga e oltre a scavare il terreno alla ricerca di resti che possano indicarci da dove veniamo, scava all’interno di se stessa, facendo affiorare pesanti traumi e flebili amori.
È opinione universalmente riconosciuta che lo studio del passato è funzionale a comprendere il presente e che, conoscendo la storia dell’attività umana, impariamo a conoscere noi stessi.
Merete Pryde Helle, poliedrica scrittrice danese, ci consegna un romanzo fortemente simbolico; ci guida attraverso primordiali baccanali e importanti scoperte, accorciando le distanze tra noi e i nostri progenitori.
Gli uomini primitivi siamo noi stessi vissuti solo “qualche tempo fa” in un mondo diverso, meno popolato e sicuramente più libero.
Merete Pryds Helle e' nata nel 1965, ha studiato alla Scuola di Copenhagen, dove insegna. Autrice poliedrica, ha firmato romanzi per adulti e libri per bambini, saggi e poesie e radiodrammi.
E' oggi considerata una delle voci piu' rappresentative della narrativa danese: una voce fuori dal coro per la sua originalita', che rifiuta ogni etichetta e sa rinnovarsi continuamente.

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