INTERVISTA ALLA POETESSA VANESSA FALCONI
(a cura di Matteo Pugliares)
Oggi, siamo in compagnia di
Vanessa Falconi, autrice di “Il bacio di marzo” pubblicato da Rupe Mutevole
Edizioni.
Ciao Vanessa, benvenuta nel nostro blog. Ti va di presentarti ai nostri
lettori?
Innanzitutto
grazie per questa intervista! E complimenti per il blog , ordinato, preciso e
colmo di novità editoriali. Mi presento con piacere anche se non amo molto
parlare di me. Scrivo da moltissimi anni di poesia, è una parte importante
della mia vita. Mi aiuta a esternare ansie e delusioni. Forse, per questo,
appare, spesso, malinconica e nostalgica. Amo scrivere e mi diverte esser interpretata,
se posso usare questo termine non
proprio appropriato! Ascolto con curiosità ciò che gli altri hanno visto nei
miei scritti o quello che credono io abbia voluto dire. Scrivo per me ma allo
stesso tempo mi piacerebbe lasciare qualcosa del mio passaggio in questa vita.
Mi interesso anche di scienze esoteriche, di pittura e di fotografia. L’arte mi
affascina, perché riesce a rendere eterea ogni emozione.
Abbiamo tra le mani il tuo libro “Il bacio di Marzo”. Ce ne parli?
Nasce
come idea diversi anni fa, era una silloge poetica comprendente poesie raccolte
negli anni passati ma poi all’improvviso, colta da una nuova ispirazione, nel
2011 ho iniziato a scrivere copiosamente versi nuovi. È nato così “Il bacio di
marzo”! Racconta la storia di due amanti che si conobbero in Sicilia e che hanno
vissuto il loro amore con passionalità e dolore. Le poesie sono state ispirate
anche da alcuni luoghi che ho visitato e che mi sono rimasti nel cuore, come
“Il cimitero di Staglieno” a Genova. In quel libro c’è anche molto della mia
amata Parigi, con il dipinto in copertina della pittrice francese Annick
Bouvattier.
Come e quando è nata la tua passione per la poesia?
Ho
iniziato a scrivere subito dopo il mio incontro, a liceo, con Eugenio Montale.
Ho amato la raccolta “Ossi di seppia”, per il male che il poeta riusciva a
farmi respirare. Una poesia raffinata arricchita da assonanze e consonanze che
la rendono di una musicalità unica. Mi sono avvicinata alla poesia così, negli
anni del ginnasio e ho continuato a leggere!
Progetti di “scrittura” per il futuro? C’è un altro libro in
dirittura d’arrivo?
Tra
i progetti futuri c’è senz’altro il continuare a scrivere. Mi piacerebbe
riuscire a terminare il mio primo romanzo “Il giardino di Gabriele”, in stand
by dal lontano 2007.
Sempre a proposito di scrittura, quali generi preferisci? E quali
autori?
Non
leggo molto i romanzi, né gialli né thriller, amo la saggistica e i volumi
storici o/e libri che trattano di magia, astrologia e cartomanzia. Ma se
dovessi citare un nome, la Mazzantini con certezza tra le scrittrici di questo
secolo; amo la sua scrittura, elegante, raffinata, colta e lineare. Ho divorato
ogni suo libro! Tra i poeti NERUDA e TAGORE! Avrei voluto averli come fratelli!
M’immergo nella loro poesia come fosse un’oasi di pace.
Per gli autori non è sempre facile trovare degli editori che fanno
bene il loro lavoro. Ci parli del tuo rapporto con Rupe Mutevole Edizioni?
Adoro
Cristina del Torchio, precisa, puntuale, e adoro Rupe Mutevole, per me sono
come una famiglia. Cristina è un editore serio e una grande lavoratrice!
Di là della scrittura, hai altri progetti?
Mi
piacerebbe tornare a condurre qualche altro programma in radio! È rimasto un
sogno nel cassetto da quando lasciai l’emittente radiofonica, per cui lavoravo
molti anni fa.
Infine,
un tuo augurio al nostro blog I Libri di Morfeo…
Vi auguro di trovare il nuovo scrittore del Secolo,
quello che lascerà le sue orme, come Dante Alighieri.
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