giovedì 31 ottobre 2013

"Tutti mi dicon Maremma" di Francesco Tenucci (Libri recensiti 2013/20)

"TUTTI MI DICON MAREMMA"
di FRANCESCO TENUCCI
EDIZIONI LEUCOTEA
(recensione a cura di Rosaria Andrisani)


La Natura, in tutta la sua spontaneità, si rivela nel libro di Francesco Tenucci, “Tutti mi dicon Maremma. Storie maledette di Nello di Brancaleta” (Edizioni Leucotea) e ci rivela la bellezza secolare di Aiace, un luogo incantato della Maremma, dove si respira il profumo delle cose autentiche e i suoi abitanti vivono in simbiosi con l’ambiente che li circonda.
L’autore racconta le vicende di gente semplice, in costante dialogo con la Natura e legata profondamente alla tradizione di Aiace, una terra leggendaria, il cui passato viaggia sul filo della memoria storica e quello della fantasia. Nello di Brancaleta è il personaggio che scruta tutto ciò che anima questo luogo della Maremma, condivide le disavventure dei suoi abitanti, pescatori, cacciatori, carpentieri; dialoga con il curato don Giglio e contempla la natura, in ogni sua forma e colore. La storia ha il tono della favola, ma narra la realtà di una terra che non si è fatta coinvolgere dalla modernità frenetica; la sua gente ha preferito rimanere ferma nelle sue certezze, trasmesse dalle passate generazioni e consapevole che la verità risiede nelle radici di Aiace e nelle sue mura medioevali.
Ogni racconto, ricco di precise descrizioni, è caratterizzato da un linguaggio che si adatta bene al contesto, che, per questo, è sia elegante sia semplice e quotidiano; la lettura del libro è fluente e coinvolge in modo immediato. Francesco Tenucci, maremmano, quindi partecipe della scrittura del romanzo in prima persona, narra la storia con un grande e sincero amore verso la sua terra. “All’aperto, il sole brillava sereno, l’aria limpida profumava e gli uccellini cinguettavano nelle pause di caccia alle farfalle che trascoloravano per ogni dove. Insomma, traboccavano gli elementi bucolici che fanno la gioia di ogni poeta estemporaneo e non” scrive l’autore e, davanti ai nostri occhi, prende forma l’intera vicenda di Aiace e di tutto ciò che ha reso questo posto leggendario e unico.

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venerdì 25 ottobre 2013

"Mezzaluna di ghiaccio" di Chiara Bezzo (Libri segnalati 2013/34)

"MEZZALUNA DI GHIACCIO"
di CHIARA BEZZO
EDIZIONI CREATIVA
Ivano è un giovane irrequieto. Cerca l’autonomia fuggendo di casa e pone a rischio la propria esistenza giornalmente. Supera le traversie che la vita gli pone lasciandosi guidare dalle emozioni e benché sopraffatto dai contrappassi del destino, il suo cuore non vacillerà, lasciando un segno in chi lo ha conosciuto e in chi verrà dopo di lui.
Chiara Bezzo scrive poesia e narrativa. Ha conseguito diversi riconoscimenti in premi letterari. Nel 2012 ha pubblicato la silloge poetica "Noemi e stelle minori" con Galassia Arte. Cura il blog chiarapensieri.blogspot.com
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martedì 22 ottobre 2013

"Ho messo le ali" di Maria Giovanna Farina (Libri segnalati 2013/33)

"HO MESSO LE ALI"
di MARIA GIOVANNA FARINA
RUPE MUTEVOLE
Il libro di Maria Giovanna Farina è un libro di problemi della vita corrente che sembrano non avere soluzione, ma che puoi trovare se adotti un approccio filosofico, cioè se li affronti con la mente aperta, una lucida razionalità ed uno spirito disincantato, anticonformista e pronto a percorrere le strade inconsuete. Insomma un libro divertente e delizioso che vi darà di certo molti spunti per cavarvela nelle piccole e grandi difficoltà della vita. E se riuscirete a sfuggire ad una trappola messa in piedi da vicini molesti, a scoprire gli inganni di un amante mentitore o a mettere nel sacco chi voleva imbrogliarvi, potrete farlo dicendo che ci riuscite utilizzando la filosofia. (Francesco Alberoni)
Maria Giovanna Farina nata a Milano nel '62 si è laureata in Filosofia all'Università Statale di Milano, svolge la professione di consulente filosofico nella stessa città.
Pioniera nel campo delle pratiche filosofiche, sempre a Milano fonda lo studio professionale Heuristic Institution prima e l'associazione culturale L'accento di socrate poi.
Per i tipi di Edizioni clandestine ha pubblicato "Il bambino senza parole" edito nel 2006.
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sabato 19 ottobre 2013

"Condannato a vivere" di Nicola Favaretto (Libri recensiti 2013/19)

"CONDANNATO A VIVERE"
di NICOLA FAVARETTO
LOQUENDO EDITRICE
(recensione a cura di Federica Orsida)
Cosa succede quando la morte si porta via delle persone fondamentali per te, e poi ti scansa?
Cosa succede quando la tua vita, prende una svolta tragica, sembra che non ci sia via d’uscita e tu ti senti impotente e fallito?
Il libro “Condannato a Vivere” di Nicola Favaretto, edito da Loquendo Edizioni, racconta la Storia di “Nessuno”.
Tutta la storia si svolge negli anni settanta, dove non vigeva il finto perbenismo dei nostri giorni e dove le regole e certe cose erano ancora sconosciute.
Una vita fatta di stenti, segnata dalla tragica morte dei genitori e da un destino che sembra farsi beffe di lui.
Il protagonista, che pur narrando la storia in prima persona, resterà senza nome per tutto il libro, cerca, dopo un’infanzia infelice  e una dipendenza dal cibo, un riscatto emotivo e sociale, qualcosa che possa permettergli di dire a tutti quelli che non hanno mai creduto in lui: “Avete visto, brutti stronzi? Ce l’ho fatta!”
Obbligato dalle sorelle più grandi a entrare in seminario e frequentare lì le scuole medie, uscirà tre anni dopo con una passione, inculcata da Don Franco, per la chitarra. Già amante di musica Metal e non solo, attraverso la chitarra e le note delle sue corde, “Nessuno”, trova il modo di placare il demone che si porta dentro o, forse, lo sfama ancora di più camuffandolo in passione.
Forma una band: i “Quicksilver”, con la quale tenta la scalata verso il successo.
La strada, ovviamente, è lastricata di ostacoli e delusioni, che formano e temprano “Nessuno” rendendolo via via più folle e sempre meno apprezzato dai membri della band.
Tra truffe discografiche, una profonda delusione d’amore e lo scontento dei compagni che vanno allontanandosi sempre di più, “Nessuno”, non si rende conto del grave problema che dilania e succhia via la sua vita: l’alcool.
Spettatore inerme del lento spegnersi del padre per via del bere, “Nessuno” non capisce che ha il suo stesso problema e non si rende conto della sua dipendenza. Bere è un gesto automatico, compiuto con la stessa naturalezza dello andare in bagno. Un gesto di cui, spesso, non si rende conto ed esegue con celata noncuranza. Bere pare sia l’unica cosa che gli dia la forza per affrontare il palcoscenico  e che stordisce il sordo dolore che si porta appresso.
E mentre il sogno dei “Quicksilver” si accende e si consuma con la lentezza di una candela, “Nessuno”, dovrà fare i conti con la sua coscienza e con la morte che lo scansa di continuo.
Una specie di gioco perverso lo vedrà assistere, spettatore impotente, alla morte delle persone che ama e il demone interno si ciberà sempre più di quel dolore, fino a portarlo alla perdizione.
“Condannato a Vivere” racconta, con appassionata intensità, il sogno di un giovane artista che dovrà scontrarsi con la dura realtà, ovvero: i sogni hanno un prezzo e lo bramano con la stessa intensità con cui ti brama un’amante vogliosa.
L’abilità di Nicola Favaretto è di raccontare una storia, un po’ tragica e drammatica con dovizia di particolari, rendendo la lettura scorrevole, ma mai pensante per il fortunato lettore che si ritroverà questo libro tra le mani.
Il lettore potrà vivere un’esperienza unica e impagabile: entrare nella testa di “Nessuno” vivendone emozioni e paure, con sincero trasporto e una sensazione unica di immedesimazione.
Arrivando a chiedersi quanto costi un sogno e se il prezzo da pagare, pur di realizzarlo, non sia a volte troppo alto. Mettendo a rischio non solo la propria salute mentale e fisica, ma spesso e volentieri anche l’anima stessa, che si perde nella illusione coltivata dalle luci fasulle di un palco e da un’eco di un applauso che una volta era grande.
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giovedì 17 ottobre 2013

"I dodici punti" di Graziano Versace (Libri segnalati 2013/32)

"I DODICI PUNTI"
di GRAZIANO VERSACE
EDIZIONI LEUCOTEA
I Dodici Punti descrive il mondo della scuola, i suoi abitanti, le sue atmosfere e mette in luce la sua decadenza, l'insensatezza di certe scelte politiche, didattiche e organizzative, nonché le ansie da punteggio, gli scontri tra colleghi supplenti e insegnanti di ruolo, e soprattutto, l'incontro con l'universo degli alunni che insieme spaventa e intenerisce. 
Graziano Versace è nato a Belmore (AUS) nel 1964.
Laureatosi in Lettere Moderne, ha svolto per qualche tempo l'attività di psicoterapeuta umanistico-esistenziale. Attualmente, insegna Materie Letterarie a Sant'Agata di Militello (ME) dove vive insieme alla moglie e al figlio. Ha pubblicato un libro di narrativa per la scuola dal titolo Biglie colorate.

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martedì 15 ottobre 2013

"Il libro bianco" di Rafael Horzon (Libri segnalati 2013/31)

"IL LIBRO BIANCO"
di RAFAEL HORZON
SCRITTURAPURA EDITRICE
Horzon segue un corso di Jacques Derrida a Parigi. Horzon è perseguitato dalla Signora Sarasate. Horzon vive una serie interminabile di avventure a Berlino. Horzon gira un film con un cane rosa. Horzon apre una galleria d'arte giapponese immaginaria. Horzon crea i "Mobili Horzon" e fa concorrenza all'Ikea. Horzon fonda un'accademia delle scienze inutili. Horzon concepisce una cravatta che parte dal collo e sale sulla testa. Horzon inventa un esperanto. Horzon rifonda un sistema decimale. Horzon apre una libreria mono-libro. Horzon fonda un'agenzia per i divorzi. E dice che è tutto vero! 
Rafael Horzon è nato ad Amburgo nel 1970 e ha studiato latino, filosofia e fisica nucleare a Parigi, Monaco e Berlino.
Dopo un vero e proprio addestramento adda Deutsche Post, a partire dal 1996 si è lanciato in una lunga serie di imprese, che vanno dal design a una gestione a dir poco originale di una galleria d'arte: sono tutte raccontate ne Il libro bianco.
La sua incontenibile creatività lo ha reso un personaggio noto a Berlino, dove vive e lavora. 
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martedì 8 ottobre 2013

"Prendi e vai" di Concesion Gioviale (Libri recensiti 2013/18)

"PRENDI E VAI"
di CONCESION GIOVIALE
SOVERA EDIZIONI
(a cura di Federica Orsida)


La musica come linfa vitale che scorre e trasporta.
La musica come ossigeno.
La musica come centro del mondo.
La musica come motrice della vita stessa.
La musica che arriva ovunque e stravolge tutto. Capace di ridare speranza a chi crede di non averne più.
Questo è ciò che succede a Sara. La sua vita cambia radicalmente quando il suo cammino incrocia quello di cinque ragazzi: Valentino, Vincenzo, Mirko, Alessandro e Simone.
Cinque ragazzi con un sogno comune: la musica.
Spinti da questa forte passione, formano una band: “I BiancOstile”.
Il sogno dei cinque ragazzi assorbe completamente Sara e il suo amore per un componente della Band, fanno si che la sua vita ruoti intorno al sogno della Band.
Scrittrice per diletto e Autrice di alcuni loro pezzi, il sogno di Sara di fonde e si confonde con il sogno della Band e, fra intrecci amorosi e fraintendimenti che portano non pochi equivoci e non pochi problemi, Sara e i BiancOstile si ritroveranno a dover fare i conti con una realtà che non sempre riconosce il talento.
“Prendi e Vai” Di Concesion Gioviale, edito da Sovera Edizioni narra, tra realtà e romanzo, l’inizio di un sogno e un percorso compiuto da una Band, i BiancOstile, Band romana realmente esistente.
Tra le righe di Concesion trapela quanto sia difficile e arduo inseguire i propri sogni e quanta determinazione occorre, per avere il coraggio di provarci.
Cinque ragazzi determinati a uscire dall’anonimato, uniti e forti che non si arrendono di fronte a niente.
Una donna che per amore è disposta a tutto, anche a rischiare tutto.
Una storia che trascina il lettore e lo porterà a fare il tifo per i cinque ragazzi.
Un amore, pauroso e timoroso, che non ha il coraggio di dichiararsi.
Un fraintendimento, la convinzione che Sara sia innamorata di un componente della Band, (cosa vera, anche se sul componente ci si sbaglia alla grande), e non di chi lo è veramente, porta due persone a non avere il coraggio di esprimere i proprio sentimenti, se non quando ormai sembra essere troppo tardi.
Strade a senso unico che non conducono da nessuna parte.
Delusioni che lasciano scottati.
E un sogno che man mano prende e va per la sua strada.
Protagonista quasi assoluta: la musica.
La musica che crea e plasma i sentimenti.
La musica che ritroveremo nel sequel “Stazione d’Arrivo” che finalmente “concluderà” la storia di una Band, di un sogno, e di un amore.
Un sogno che ancora può essere vissuto.
Un amore per cui, forse, niente è come sembra.
Staremo a vedere!
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domenica 6 ottobre 2013

"I colori della neve" di Filippa Siciliano (Libri segnalati 2013/30)

"I COLORI DELLA NEVE"
di FILIPPA SICILIANO
LOQUENDO EDITRICE
A metà fra il giallo e il romanzo intimistico-psicologico, I colori della Neve è ambientato in una Casteggio invernale, ammantata dalla neve e sospesa fra attualità e ricordo, fra la contemporaneità e le vestigia dell'antica Clastidium, coi suoi monumenti, le sue chiese, i suoi percorsi collinari, le sue attività e i suoi prodotti tradizionali.
Protagonista Leopoldo, un prete, e la propria famiglia, alle prese con la morte della madre, contessa filantropa che divide il proprio tempo fra i familiari, l'azienda agricola e la casa di accoglienza che generosamente ha voluto e di cui si occupa.
Gli eventi si snodano uno nell'altro, in una sorte di caccia al tesorofra disegni criptati, indizi disseminati per il paese ed enigmi da decifrare.
Filippa Siciliano nasce nel '65 a Mazzarino, nel cuore della Sicilia, e vive da sempre a Casteggio, in provincia di Pavia. Diplomata in ragioneria, lavora come analista di laboratorio in una azienda alimentare nella città di residenza. Appassionata alla scrittura, è autrice di poesie, alcune premiate in concorsi letterari. Giurata nelle edizioni premio letterario: "Pensieri e Parole d'Oltrepo". Ha scritto una sceneggiatura e tre romanzi gialli, fra cui: "I colori della neve".