giovedì 30 giugno 2016

"Il mistero della ragazza senza nome" di Fabio Ulano (Libri segnalati 2016/1)

"IL MISTERO DELLA RAGAZZA SENZA NOME"
DI FABIO ULANO
CAOSFERA EDIZIONI


Nuovo romanzo di Fabio Ulano “Il mistero della ragazza senza nome”, la storia del ritrovamento del cadavere di una giovane donna che scuote le vite di diversi personaggi nella maestosa cornice di una località montana. Un intreccio che sconvolge sia il lento equilibrio del paesino nel quale il corpo viene trovato sia la frenetica attività della vicina città.
Dai viottoli silenziosi del borgo ai clacson impazziti della città, cosa hanno a che fare il capitano Trillo inviato a seguire le indagini e l’anziano maresciallo Andino, comandante della stazione dei carabinieri? I tre giovani Alberto, Marco e Stefania, succubi della fascinazione della ricchezza, e l’ingegnere capo Vizzoli, creatore di un impero economico? Il crinale di una montagna diventa il luogo di incontro reale e metaforico di universi opposti, ci parla di mondi differenti, di passato, presente e futuro.
Fabio Ulano è nato a Milano nel 1968 ma si considera a tutti gli effetti un emiliano. Sant’Agata Bolognese lo ha accolto all’età di 25, subito dopo la laurea in Economia Aziendale, e da allora non l’ha più lasciato andare. Si occupa di comunicazione e marketing in ambito sanitario. Il mistero della ragazza senza nome è la sua seconda pubblicazione.
Sinossi: Nella cornice maestosa di una località montana da poco divenuta meta di un turismo stagionale ricco e chiassoso viene rinvenuto il cadavere di una donna: giovane, bella, e senza nome. Il caso sconvolge l'equilibrio di un paese dai ritmi lenti ed autentici, dove lo scorrere del tempo segue il respiro della natura, costringendo i suoi abitanti e la piccola caserma locale dei carabinieri a un confronto forzato con le regole rapide e indecifrabili del vicino mondo "civile, moderno e progredito".
Due storie si evolvono in parallelo tra la montagna e la città. Insieme ai protagonisti, ci muoviamo tra i viottoli silenziosi di un borgo che profuma di resina e legna arsa e i clacson impazziti di una città piagata dall’afa. Scorgiamo lo specchio di un lago montano che si apre improvvisamente davanti ai nostri occhi. Partecipiamo a un party esclusivo che si inoltra fino a notte fonda.
Il capitano Trillo, inviato dalla città a seguire le indagini accanto all'anziano maresciallo Andino, ha un passato misterioso ed oscuro; i tre giovani cittadini Alberto, Marco e Stefania vivono senza regole e sono succubi della fascinazione del potere e della ricchezza; l’ingegner capo Vizzoli ha costruito un impero economico partendo dal nulla: come loro, ogni personaggio del libro sembra convinto delle scelte di vita che ha fatto, ma è nel difficile equilibrio tra consapevolezza e inconsapevolezza che si giocherà l'intera partita e si arriverà alla soluzione finale del caso.
Il crinale di una montagna diventa il luogo di incontro reale e metaforico di due universi opposti. Le esistenze parallele dei personaggi di paese e di città si dispiegano a distanza di poche decine di chilometri, ma non potrebbero essere più diverse. Ci parlano di due mondi che conosciamo o dovremmo conoscere molto bene, che appartengono all'uomo nel suo essere passato, presente e futuro, suggerendoci, tra le alte cose, di riflettere sulla bellezza della vita.