di SUSANNA POLIMANTI
CASA EDITRICE KIMERIK
(recensione a cura di Rosaria Andrisani)
“Sebbene con il passare degli
anni si cerchino altre emozioni, io le ho sempre soffocate nella mia apparente
razionalità, soffrendo così sia perché non mi sentivo capita dagli altri sia
perché davo molta importanza ai desideri altrui e poco ai miei”
Susanna Polimanti si presenta al lettore senza maschere, con le sue emozioni, con i suoi stati d’animo, vissuti intensamente, che hanno portato alla maturazione della sua personalità; Lettere mai lette (Edizioni Kimerik), opera pubblicata nel 2010, è una raccolta di lettere che non sono mai state inviate, ma che costituiscono una parte importante della vita dell’autrice, “una sorta di parto emozionale che ha portato alla luce qualcosa che molto spesso viene rinchiuso nel cassetto di qualche scrivania o di qualche comò”. Sentimenti importanti come l’amicizia, l’amore, l’affetto, dipingono le pagine del libro con colori a volte chiari e ricchi di speranza, a volte scuri, che fanno soffrire; tutto ciò, comunque, permette alla Polimanti di riuscire ad affrontare la vita con coraggio e con il giusto equilibrio, uscendo dal guscio e spiegando le ali, sicura di volare nella giusta direzione. E anche il dolore si può trasformare in consapevole sapienza che ogni esperienza serve a crescere e a comprendere.
Questo bellissimo viaggio emozionale, un dialogo con la parte più nascosta del nostro essere, in forma epistolare, è un percorso che attraversa luoghi del passato, persone importanti o che, semplicemente hanno incrociato il cammino della scrittrice. Incontriamo il dolce amico fedele, un boxer di nome Strauss “unico e insostituibile” per la scrittrice, i ricordi di bambina, la cara amica d’infanzia, le stagioni dell’estate e dell’inverno, il Natale, Gerhard “fiore reciso appena sbocciato”. Grazie alla scrittura l’autrice può capire la sua anima, che non ha bisogno di risposte dagli altri; per affrontare la vita di tutti i giorni bisogna conoscere a fondo se stessi, per poi confrontarsi con gli altri, per imparare ad ascoltare e a raccontarsi, per vivere senza rinunciare alla propria identità.
Sfogliando Lettere mai lette, un libro dallo stile raffinato e dalla scrittura semplice ed elegante, ci accorgiamo immediatamente della spontaneità e dell’autenticità delle parole, che fanno emergere la profondità della Polimanti; e in questo cammino, che ha un punto di partenza e uno di arrivo, si giunge con la consapevolezza delle proprie azioni e della propria sensibilità, attraverso una riflessione attenta, a una nuova alba per la mente e il cuore.
“Noi tutti abbiamo qualcosa di molto più prezioso che però non vogliamo ascoltare, perché ci spaventa, ci rende individui fragili, ci mostra la nostra piccolezza di fronte a quel grande disegno che la vita di tutti noi contempla: il nostro “essere” vero e autentico, spesso così diverso dal nostro essere quotidiano”
Susanna
Polimanti, nata a Foligno, ha conseguito il Diploma di
Laurea in inglese e tedesco a Bologna presso la Scuola Interpreti- Traduttori,
per poi lavorare come interprete e traduttrice. Nel 2009 la pubblicazione del suo primo libro, 2 Cuori… una cuccia!! e nel 2011 quella
del romanzo Penne d’aquila.Susanna Polimanti si presenta al lettore senza maschere, con le sue emozioni, con i suoi stati d’animo, vissuti intensamente, che hanno portato alla maturazione della sua personalità; Lettere mai lette (Edizioni Kimerik), opera pubblicata nel 2010, è una raccolta di lettere che non sono mai state inviate, ma che costituiscono una parte importante della vita dell’autrice, “una sorta di parto emozionale che ha portato alla luce qualcosa che molto spesso viene rinchiuso nel cassetto di qualche scrivania o di qualche comò”. Sentimenti importanti come l’amicizia, l’amore, l’affetto, dipingono le pagine del libro con colori a volte chiari e ricchi di speranza, a volte scuri, che fanno soffrire; tutto ciò, comunque, permette alla Polimanti di riuscire ad affrontare la vita con coraggio e con il giusto equilibrio, uscendo dal guscio e spiegando le ali, sicura di volare nella giusta direzione. E anche il dolore si può trasformare in consapevole sapienza che ogni esperienza serve a crescere e a comprendere.
Questo bellissimo viaggio emozionale, un dialogo con la parte più nascosta del nostro essere, in forma epistolare, è un percorso che attraversa luoghi del passato, persone importanti o che, semplicemente hanno incrociato il cammino della scrittrice. Incontriamo il dolce amico fedele, un boxer di nome Strauss “unico e insostituibile” per la scrittrice, i ricordi di bambina, la cara amica d’infanzia, le stagioni dell’estate e dell’inverno, il Natale, Gerhard “fiore reciso appena sbocciato”. Grazie alla scrittura l’autrice può capire la sua anima, che non ha bisogno di risposte dagli altri; per affrontare la vita di tutti i giorni bisogna conoscere a fondo se stessi, per poi confrontarsi con gli altri, per imparare ad ascoltare e a raccontarsi, per vivere senza rinunciare alla propria identità.
Sfogliando Lettere mai lette, un libro dallo stile raffinato e dalla scrittura semplice ed elegante, ci accorgiamo immediatamente della spontaneità e dell’autenticità delle parole, che fanno emergere la profondità della Polimanti; e in questo cammino, che ha un punto di partenza e uno di arrivo, si giunge con la consapevolezza delle proprie azioni e della propria sensibilità, attraverso una riflessione attenta, a una nuova alba per la mente e il cuore.
“Noi tutti abbiamo qualcosa di molto più prezioso che però non vogliamo ascoltare, perché ci spaventa, ci rende individui fragili, ci mostra la nostra piccolezza di fronte a quel grande disegno che la vita di tutti noi contempla: il nostro “essere” vero e autentico, spesso così diverso dal nostro essere quotidiano”
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