di MONICA BARTOLINI
SCRITTURA & SCRITTURE
(recensione a cura di Lucia Guglielmini)
Il
cadavere di una giovane donna ritrovato da due passanti in una strada di
campagna nella calda estate siciliana e il sospetto di un movente passionale, basterebbero
da soli a fare di questo romanzo di Monica Bartolini il classico enigma dai
contorni del giallo perfetto, se non fosse per i connotati astrologici che
assume ad un certo punto il mistero della morte di Federica Ruggeri.
Tra
le indagini portate avanti dall’arma dei carabinieri e la costante presenza dell’immancabile
reporter d’assalto alla ricerca di sensazionalismo da trasporre su una prima
serata televisiva, si insinua infatti Tina, migliore amica della vittima nonchè
figlia del maresciallo a cui è stato affidato il caso e grande appassionata di
mappe astrali. Un caso non facile dove le piste possibili potrebbero essere le
più disparate, un assassinio apparentemente senza lacune, curato dall’autrice
con dovizia di particolari capitolo dopo capitolo con un focus dedicato ogni
volta allo specifico punto di vista dei protagonisti della vicenda, fuorchè
uno, l’insospettabile. Sarà proprio merito della collaborazione tra queste parti,
al grande intuito del maresciallo Piscopo, navigato nel suo ruolo e alle geometrie
astrali scovate dalla figlia che finalmente l’autore dell’omicidio avrà un
volto, tra i più umani si possa immaginare.
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